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Venerdì al Planetario: "L'astronomia al femminile" e "M'illumino di meno"

L’incontro di questo venerdì, 6 marzo, al planetario sarà un' occasione, in prossimità della Giornata Internazionale della donna, per conoscere l'importanza del contributo femminile in astronomia. Alle ore 21,15 presso il Planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara il tema di partenza della serata sarà proprio "L'altra metà del cielo: le donne in astronomia".
Da sempre la partecipazione delle donne è stata essenziale per i progressi dell'astronomia. Non è quindi un caso che il primo nome in una donna, storicamente esistita, che incontriamo in un documento scritto, sia proprio un'astronoma, En Eduhanna la figlia del re assiro Sargon II, addetta al calcolo delle eclissi lunari. Ma lasciando i tempi più remoti occorre ribadire che alcune scoperte astronomiche fondamentali degli ultimi 100 anni si devono a donne astronome. Dalla scoperta del metodo tuttora più utilizzato per calcolare le distanze degli ammassi e delle galassie, alle stelle a neutroni in rapida rotazione (Pulsar); dalla scoperta della materia oscura all'ipotesi che tutti i materiali più pesanti dell'elio siano sintetizzati nelle stelle.
Molte sono state poi le sorelle o mogli o figlie di astronomi che hanno dato un contributo essenziale all'attività del proprio famigliare.

Questa serata sarà anche una iniziativa locale nell'ambito di M'illumino di meno. Nata da una idea promossa da anni dalla trasmissione radio Caterpillar, è una iniziativa che si svolge in molte forme diverse ormai a livello internazionale, e che invita a riflettere sulle possibilità di risparmio e di inquinare di meno, che ciascuno di noi può facilmente mettere in atto per salvaguardare il nostro pianeta. Questo si concretizza, nel nostro settore, ad esempio, con una corretta illuminazione (pubblica e privata) in grado di far risparmiare soldi, inquinamento (prodotto nella generazione di energia) e contemporaneamente salvaguardare il cielo stellato, ridotto sempre più ad essere invisibile, causa le tante luci inutilmente rivolte verso il cielo e che non illuminano assolutamente il suolo o le strade.

Di questo e d'altro ancora si parlerà nell'incontro, aperto a tutti. A seguire l'osservazione dei movimenti del cielo sotto la cupola del planetario e, condizioni meteo permettendo, il riconoscimento delle costellazioni nel cielo reale, osservando al telescopio i principali oggetti celesti visibili in questo periodo fra cui i due astri più "femminili" la Luna e Venere.

NB: in rispetto delle ultime norme governative, non sarà possibile ammettere più di 15 persone per ogni gruppo di visita. E' obbligatoria la prenotazione, che potrà essere effettuata via telefono, whatsapp o sms al 333/1731533, o tramite l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A sinistra: Henrietta Leavit. A questa astronoma americana si deve, nel 1911, la scoperta di una relazione fondamentale fra la luminosità assoluta ed il periodo di variazione di alcune stelle variabili (Cefeidi). Tale relazione permise,13 anni dopo, ad Edwin Hubble di calcolare la distanza della Galassia di Andromeda e di dimostrare che questo era un oggetto esterno alla Via Lattea. Successivamente la stessa relazione fu fondamentale per verificare che l’Universo è in espansione.


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