• +393331731533
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venere (e la Stazione Spaziale Internazionale) incontrano le Pleiadi

Crediamo che molti conoscano (magari senza saperlo) le Pleiadi. Ovvero quell’ammasso aperto di stelle, nel Toro, poco a destra (in questo periodo) di Aldebaran, la stella più luminosa appunto della costellazione del Toro. L’ammasso contiene circa 1000 stelle più o meno luminose.  Ad occhio nudo se ne vedono da 4 a 8, secondo le condizioni del cielo; con un binocolo alcune decine; con un piccolo telescopio un centinaio. Le altre solo con grossi telescopi. Le stelle principali disegnano una forma simile ad una piccola orsa minore (per cui molti la confondono con la costellazione appunto dell’Orsa Minore).

Per chi non le ha mai viste (o per chi finora non sapeva cosa fossero) ci sono 3 serate consecutive (dal 2 al 4 aprile) in cui è possibile riconoscerle con sicurezza, dato che a indicarcele sarà il pianeta Venere che si sposta nel cielo apparentemente davanti a loro. Venere è l’oggetto luminosissimo che compare ad Ovest (alto nel cielo) appena comincia a calare il buio.

Come dicevamo in questo comunicato pubblicato 2 giorni fa, il 2 aprile ci sarebbe stato, a completare il fascino, anche un passaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) proprio nel mezzo fra Pleiadi e Venere. Il nostro socio Matteo Dunchi non ha mancato l'occasione per una foto stupenda, che mostra quanto avvenuto attorno alle 21h50m51s. La foto è in realtà il montaggio di due foto successive, della durata ciascuna di 15s, e il tratto continuo della scia di luce prodotta dal movimento della ISS in quel periodo, si interrompe proprio in corrispondenza di quell'istante (si noti la piccola vibrazione iniziale prodotta dal movimento dello specchietto interno della fotocamera all'inizio della posa successiva). Lo spettacolo è stato bellissimo anche ad occhio nudo o con un semplice binocolo. La traccia nel cielo della ISS è iniziata da destra in basso, con la ISS che ha cominciato ad essere ben visibile attorno alle 21h49m30s, quando era a circa 1700 km da noi, sopra l'Atlantico molto al largo delle coste francesi della Bretagna. Al momento del passaggio accanto a Venere la ISS era in realtà a 400 km di altezza sopra la costa francese  poco a nord di Bordeaux, e distante da noi in quel momento circa 1000 km. Ha poi continuato a muoversì, diventando sempre più luminosa, per poi "spegnersi" nel giro di meno di 10s, attorno alle 21h52m57s, nel momento in cui è entrata nell'ombra proiettata dietro di se dalla Terra. In quei momenti la stazione appariva (per noi) poco sopra la costellazione di Orione, mentre era, in realtà, a 582 km da noi, sulla verticale del Mediterraneo circa 100 km a Sud-Est di Marsiglia. Come noto la ISS viaggia a quasi 28.000 km/h rispetto al suolo. Per apprezzare meglio il lavoro di Matteo, si suggerisce di ingrandirlo cliccandovi sopra col tasto destro del mouse e visualizzandola a tutto schermo. Una curiosità: Pleiadi significa "figlie di Pleione". Nel mito greco esse sono infatti figlie di Atlante e della moglie Pleione. Il primo, "prolifico" re - come accade spesso nella mitologia greca -della Mauritania era stato, sempre mitologicamente, il primo astronomo, e reggeva sulle spalle un globo celeste (per questo la prima vertebra del collo si chiama anch'essa atlante, perché sorregge la testa). Con la moglie Pleione (una ninfa dell'Oceano) ebbe fra l'altro queste figlie (sette, secondo il mito). Atlante e Pleione sono, nell'ordine a partire dal basso, le due stelle luminose che compaiono sopra Venere nella foto del 2012 (vedi articolo quì sotto).

Buona osservazione (e buone foto) a tutti.


© {2023} Gruppo Astrofili Massesi. Tutti i diritti riservati.