Chi sollevi lo sguardo al cielo, in queste sere, poco prima di mezzanotte può vedere, guardando verso est, sorto da poco da dietro le montagne, un luminoso astro color arancio. E’ il pianeta Marte, il pianeta che forse ha più colpito la fantasia umana. Nell’ottocento, coi telescopi di allora, sembrò di scorgervi foreste e calotte polari che crescevano secondo le stagioni, ed addirittura canali costruiti dagli abitanti di quel pianeta per irrigare le immense pianure marziane. Pur rivelandosi tutto ciò in gran parte un’illusione, il pianeta Marte sta svelando, grazie alle sonde ed ai robot inviati dalla Terra, aspetti fantastici ed interessanti anche per la vita umana. E’ praticamente certo che in passato abbia ospitato laghi e mari d’acqua, che la sua superficie abbia visto all’opera vulcani giganteschi, fratture tettoniche, e tanti altri eventi di tipo terrestre. Quest'anno poi Marte è in quella che si chiama "grande opposizione", ovvero un periodo in cui è particolarmente vicino alla Terra e quindi diventa più veloce raggiungerlo. Anche per questo motivo sono da poco partite (o lo faranno entro marzo 2021) tre sonde: una statunitense, una cinese e una degli Emirati Arabi (quest'ultima una prima assoluta, per un paese finora estraneo alla grande avventura nello spazio) .Di Marte fra fantasia e realtà, passato e futuro si parlerà nell’incontro di questo venerdì alle ore 21,15 presso il planetario comunale “A. Masani” di Marina di Carrara (via Bassagrande 47). Dopo lo svolgimento del "tema" della serata, si avrà poi una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, meteorologia permettendo, uno spazio finale dedicato all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra di essi Marte, appunto, e poi Giove e Saturno).
Ricordiamo che in questo periodo di misure anti-Covid 19 l'accesso può avvenire solo su prenotazione obbligatoria, da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (333/1731533), o tramite l'indirizzo mail del planetario stesso:
Nell’immagine: un foto-mosaico di immagini di Marte riprese dalla sonda Viking nel 1980. La frattura centrale è la gigantesca Valles Marineris, mentre alla sua sinistra sono visibili 3 giganteschi vulcani non più attivi, molto più alti dell’Everest.(cliccare sull'immagine per ingrandirla)