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Fine 2010 col “botto” da parte del Gruppo Astrofili Massesi, unica realtà di ricerca e divulgazione astronomica della nostra provincia, in cui opera da oltre 37 anni. In una delle più rigide (e serene) notti della scorsa settimana, il GAM  è stato protagonista di una campagna astronomica europea finalizzata alla misura dell’asteroide (683) Lanzia.

L’asteroide si trovava, alle 23h44m04s di tempo locale di sabato 18 dicembre, a passare davanti (provocandone una breve eclissi) ad una stellina della costellazione di Orione, 300 volte più debole della più fioca stella visibile ad occhio nudo. Essendo nota la velocità orbitale dell’asteroide in quell’istante (poco più di 15 km/s), dalla durata dell’”eclisse” (il termine astronomico è in questo caso “occultazione”) si poteva ricavare il diametro dell’asteroide (occultazione di 1s = diametro di 15 km; 2s = 30 km e così via). E’ questo tuttora il sistema più accurato per “misurare” gli asteroidi, tranne che per i pochi che sono stati raggiunti e fotografati da sonde automatiche, dato che praticamente tutti questi oggetti appaiono da Terra come un semplice puntino luminoso data la loro distanza e le loro dimensioni (dell’ordine delle pochissime centinaia di km e, per la stragrande maggioranza dei casi, molto meno).

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