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Questo venerdì, 10 gennaio alle ore 21,15 l'appuntamento presso il planetario comunale "Alberto Masani" di Marina di Carrara sarà dedicato al "cielo d'inverno". L'incontro ha lo scopo di insegnare a riconoscere le costellazioni e gli oggetti astronomici visibili in questo periodo, oltre a prendere spunto dalla presentazione degli oggetti stessi (galassie, ammassi,nebulose, stelle giganti) per descriverne brevemente cosa sono gli oggetti stessi, la loro origine ed evoluzione.
Il cielo invernale è, probabilmente, il più bel cielo dell'anno; ricco di stelle luminose (fra cui primeggia Sirio, la stella più brillante del cielo) ma anche di ammassi e nebulose spettacolari, in molti casi assai più semplici da osservare di quanto normalmente si possa credere, dato che per alcuni di essi è sufficiente un binocolo o il semplice occhio nudo.
Metereologia permettendo la serata si concluderà con l'osservazione al telescopio degli oggetti descritti durante la lezione. Ricordiamo che il planetario è ospitato presso uno dei locali delle scuole elementari del Paradiso A, in via Bassagrande.
Per ulteriori informazioni, nonché per segnalare la propria partecipazione ai fini della migliore gestione della serata, si ricordano i recapiti: telefono, sms e/o whatsapp 333/1731533, e la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nell'immagine in alto: alcune delle più elusive e difficili nebulose gassose visibili nella costellazione di Orione. Si riconoscono: a sinistra la nebulosa denominata "Fiamma" (NGC 2024), al centro la nebulosa a riflessione NGC 2023 e, poco più in alto di quest'ultima la nebulosa soprannominata "testa di cavallo" (B33). E questa probabilmente la più famosa nebulosa oscura (di gas e polveri fredde), così soprannominata dato che sembra disegnare, sullo sfondo della luminosità della nebulosità che circonda in pratica tutta la costellazione di Orione, la sagoma della testa di un cavalluccio marino. La stella più luminosa (a sinistra, in alto) è Alnitak, la stella più a sinistra delle tre stelle della celebre Cintura di Orione. Foto Nicola Guidoni (GAM)

Inizia il nuovo anno d'attività anche presso il planetario comunale "A. Masani" di Marina di Carrara. Si parte venerdì 3 gennaio alle ore 21,15 con un  incontro che ci permetterà di scoprire, a pochi giorni dal nostro capodanno, quando e perché inizi l'anno per altre culture. Il nostro calendario (denominato gregoriano) è, in pratica, il più diffuso al mondo e per gli scambi internazionali è il riferimento per tutti. Però tuttoggi in molte nazioni permangono (a livello ufficiale o tradizionale) altri sistemi per suddividere e misurare il tempo che passa. Per dirne alcuni ricordiamo il calendario cinese, quello indiano (anche se per questo immenso subcontinente si dovrebbe parlare piuttosto di "calendari", dato che se ne usano oltre una decina), quello musulmano, ebraico ecc... Per questo l'incontro del venerdì avrà il titolo di partenza “I capodanni degli altri popoli".

Sarà occasione di capire anche perché altre culture dicono di essere in un anno diverso, anche di millenni, dal 2020 (ad esempio per la Cina sta per chiudersi l'anno 4716...). Di conoscere quale giorno di quest'anno essi festeggieranno il loro capodanno, e come in molte feste di capodanno diffuse nel mondo ci siano cibi e usanze simili, al di là delle religioni e ideologie politiche.

Dopo questa parte storico/scientifica l’incontro continuerà, come consueto, con una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo. Per terminare, meteorologia e clima permettendo, con uno spazio finale dedicato all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo.

L'apertura pomeridiana di lunedì 6 gennaio è alle ore 16 ed è pensata per le famiglie e permetterà di vedere anche le meridiane presenti nel parco, osservare il Sole col telescopio.

Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms, telefono o whatsapp al 333/1731533, o tramite l’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nell’immagine: una foto da una delle feste per il capodanno cinese (in questo caso quello dei due anni fa). L'anno tradizionale cinese comincia quest'anno nella notte fra il 24 e il 25 gennaio (quello cinese è un calendario misto lunare e solare, e anche per la Cina il "cenone" di capodanno è il pasto più importante e famigliare dell'anno e si tiene nella sera della vigilia). Particolarmente vivaci e colorati  anche i capodanni animati dalle comunità cinesi in Italia, specie a Milano e Prato.

 

In estate il GAM è spesso chiamato, da associazioni, strutture recettive, istituzioni ecc. ad animare SERATE OSSERVATIVE IN ZONA. Alcune in località collinari con buoni cieli. Gli appuntamenti di questa estate compaiono nella tabella qui accanto. Come si può notare alcune iniziative sono ancora in via di definizione. Si noti che alcuni appuntamenti (Zeri  e Rifugio "Nello Conti") richiedono un treccking in notturna, nel secondo caso di circa 2,5 + 2 ore.

Per gli aggiornamenti ritornare su questa pagina o visitare il gruppo Facebook: GAM - astrofilimassesi

Questo venerdì 12 aprile, alle ore 21,15 al Planetario comunale "A. Masani" di Marina di Carrara, il consueto appuntamento settimanale avrà come titolo "Facciamo luce sul Sole". Il gioco di parole si riferisce al tema della serata, ovvero spiegare come funzioni, come sia nato, come viene studiato, come evolverà in futuro la nostra stella e le strette correlazioni esistenti fra il Sole e la Terra. Scopriremo cioè la stretta dipendenza fra la vita sul nostro pianeta ed il Sole, a partire dal fatto che tutte le attività umane traggono pressochè completamente la loro energia (direttamente o indirettamente) dalla nostra stella, e le potenzialità di un corretto utilizzo dell'enorme quantità di energia che il Sole libera in ogni istante della sua vita. Nonchè le relazioni e gli influssi culturali e religiosi che la luce dell'astro ha avuto nei secoli.
L'incontro sarà pure occasione per comprendere meglio le recentissime prime immagini di "buchi neri" ottenute in questi giorni.
Al termine della lezione "teorica", i consueti appuntamenti col cielo proiettato sotto la cupola del planetario e, meteo permettendo, col cielo reale all'aperto, in cui splendono ancora le più celebri costellazioni invernali, assieme alla Luna ed alle costellazioni primaverili.

Ricordiamo che il Planetario si trova in via Bassagrande 47 a Marina di Carrara (nel complesso delle scuole del Paradiso).
Per ulteriori informazioni sugli incontri, nonché per la segnalazione (gradita) della propria partecipazione si ricordano i recapiti: sms, whatsapp e voce (333/1731533), e l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nell'immagine: un'impressionante aurora boreale ripresa dall'Islanda. Anche questo fenomeno è un esempio di interazione fra il Sole e la Terra (essendo frutto della cattura, da parte dei poli magnetici della Terra, di materiale ionizzato espulso dal Sole)

Questo venerdì 14 dicembre, alle ore 21,15, l’incontro settimanale presso il Planetario Comunale “A. Masani” di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara prenderà spunto da "Star Wars”.
La nota saga cinematografica vedrà l'anno prossimo un ennesimo espisodio che continuerà le vicende che appassionano da decenni milioni di fan in tutto il pianeta, e non mancheranno le lotte che sconvolgono una Galassia (imprecisata), con annesse visite a pianeti sconosciuti, incontro con Alieni, tecnologie "avveniristiche" quali laser, viaggi a velocità superiore a quella della luce ecc.
Di questi pianeti e di altri aspetti astronomici prefigurati dalla fantasia di George Lucas, si parlerà nell'incontro, assieme allo scoprire alcune curiosità tecniche della saga stessa.
All’inizio ed al termine dell’incontro teorico, i consueti appuntamenti col cielo come appare sotto la cupola del planetario, e, meteo permettendo, con l'osservazione diretta nel cielo, ad occhio nudo ed al telescopio, degli oggetti astronomici visibili, in questo periodo (compresa la tanto decantata "cometa di Natale", nella realtà appena visibile con un binocolo).

Ricordiamo che il planetario comunale è ubicato in via Bassagrande 47, in uno dei locali della scuola elementare del Paradiso, di fronte all'area della chiesa della SS. Annunziata. Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms, whatsapp o telefono (333/1731533), o tramite l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nell' immagine: tramonto dei due soli di Tatooine, immaginario pianeta dei primi episodi di Guerre Stellari. Quello che all'epoca poteva sembrare pura fantasia (pianeta desertico orbitante attorno ad un sistema di due stelle), è diventato realtà negli ultimi anni anche per le nostre scoperte più recenti di pianeti nella Via Lattea.

Venerdì prossimo, 21 settembre, l'incontro settimanale alle ore 21.15 presso il planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara, partirà dal tema "Le Stelle variabili". Quasi tutte le stelle che vediamo in cielo sembrano essere immutabili, come poisizione nella costellazione e come luminosità. Questo aveva fatto credere agli antichi che tutto quanto si trovava nella "sfera delle stelle fisse" fosse perfetto, immutabile e incorruttibile. In realtà sappiamo (dalla fine del 1500) che alcune stelle mostrano variazioni di luminosità e/o di colore a breve o lungo termine. Questo tipo di stelle vengono definite stelle variabili e si distinguono in due tipi: stelle che variano realmente di luminosità, dimensione, temperatura e stelle in cui la variazione è dovuta soltanto al fatto che sono in realtà formate da 2 o più stelle che periodicamente si eclissano reciprocamente causando variazioni nella luminosità che osserviamo dalla Terra. Il primo tipo (denominate variabili fisiche) sono molto interessanti dato che corrispondono a momenti specifici di "crisi evolutiva" di stelle ordinarie, e ci permettono quindi di conoscere meglio quel che accade all'inizio e alla fine della vita di una stella, o in corrispondenza di sue specirfiche fasi evolutive. Al momento sono conosciute circa 50 mila stelle variabili e si hanno sospetti di variabilità quasi per altrettante, ma complessivamente dovrebbero essere sopra il milione nella nostra Via Lattea (ricordiamo che tutte le stelle che vediamo in cielo, esclusi telescopi di grosse dimensioni, appartengono tutte alla nostra galassia)

Di questo e tant’altro si parlerà questo venerdì al planetario. Terminata la parte tematica si passerà alla simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e il riconoscimento delle principali costellazioni (coi loro miti e i dati scientifici). A inizio e fine serata, meteo permettendo, ci saranno due spazi dedicati all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili in questo periodo (fra cui Luna, Saturno e Marte). Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms o telefonata (333/1731533), o tramite l’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nell’immagine: una foto che mostra, all'estrema destra, una delle più note stelle variabili, Mira Ceti. Si tratta della prima variabile storicamente ben osservata. E' una stella della massa poco più grande di quella del Sole, ma diventata ormai una gigante rossa (con un diametro che varia fra 300 e 400 volte quello del nostro Sole). Mira è una stella instabile giunta quasi al termine della sua vita ordinaria, e si "gonfia e sgonfia" con un periodo di  circa 332 giorni, diventando al momento del massimo 1700 volte più luminosa che nei momenti in cui è al suo minimo di luminosità. In corrispondenza coi suoi massimi di luminosità arriva ad essere 15 000 volte più brillante del Sole. Ad ogni "rigonfiamento" perde un po' dei suoi gas più superficiali. La foto mostra quindi la lunghissima scia di gas perduti in circa 30000 anni da Mira, che si muove (verso la destra dell'immagine), alla velocità di 130 km al secondo. In tale periodo Mira ha percorso un tragitto di circa 13 anni luce.

Se è vero che l’Epifania porta via tutte le feste, quest’anno essa porta con sé anche un’apertura pomeridiana straordinaria del planetario comunale “A. Masani” di via Bassagrande, a Marina di Carrara. Il planetario sarà aperto per i bambini dagli 8 agli 88 anni (o, perché no?,  anche oltre…) questo sabato 6 gennaio alle ore 15,30. Le aperture pomeridiane (a differenza delle aperture ordinarie del venerdì sera) sono dedicate alla visita del modello in scala del Sistema Solare realizzate nel giardino della scuola del Paradiso, all’osservazione delle tre meridiane presenti nel parco stesso, all’osservazione del Sole al telescopio, oltre che alla proiezione nella cupola del planetario delle stelle, dei pianeti coi loro movimenti. Data la capienza dei locali, si suggerisce di voler annunciare la propria partecipazione, inviando un sms o telefonando al 333/1731533 oppure tramite l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nella foto: l’interno del planetario di Marina di Carrara durante una lezione.



Se credete, come si racconta in alcune fiabe per bambini, che la Luna sia un gran bel pezzo di groviera in cui i topini hanno scavato tanti buci (i crateri), non dovreste meravigliarvi troppo stasera se vedrete la Luna sorgere con una piccola fetta del suo disco, in basso a destra, completamente "rosicchiata" (oscurata).

Al di la delle favole, stasera ci sarà una piccola eclisse parziale di Luna che inizierà alle ore 19h52m di ora estiva (con la Luna, per noi, ancora da sorgere) e raggiungerà il suo massimo (circa il 20% della luna risulterà eclissato dall'ombra della Terra; ma in quel momento la Luna sarà ancora sotto l'orizzonte per tutta la provincia di Massa Carrara) alle 20h20m29s. Da li in poi la piccola ombra sulla Luna comincerà a diventare sempre più piccola e sparire competamente attorno alle 21h18m. Proprio in questa fase di sparizione dell'ombra, la Luna sorgerà per noi. L'ora del sorgere "teorico" sono le 20h30m. Ma abbiamo usato il "teorico" perchè nella direzione in cui sorgerà, per noi, la Luna (Azimut 112° = poco "a destra" del punto cardinale Est) da tutta la nostra zona abbiamo colline o montagne. Quindi se volete osservare la piccola "dentata" nera sulla Luna, cercate una posizione il più lontano possibile da montagne in quella direzione (una buona postazione potrebbe essere il promontorio di Monte Marcello, ma già dalla spiaggia fra la Partaccia e Marinella di Sarzana o Fiumaretta, il "ritardo" nel sorgere permette ancora di vedere la parte finale del fenomeno, i cui ultimissimi istanti arriveranno a essere visti, per pochi minuti, da zone quali il Pontile di Marina di Massa e le spiagge circostanti).

Nell'immagine: un fotomontaggio (ricavato da una precedente eclisse) di come apparirebbe la Luna al massimo dell'eclissi di stasera. Dalle nostre zone potremmo assistere solo alle ultime fasi dell'evento, mentre la Luna sta ritornando ad essere tutta illuminata dal Sole. Per i particolari vedi sopra. Si tenga presente che essendo la Luna, durante la sua riapparizione, molto bassa sull'orizzonte, apparirà più o meno arrossata e quindi di un aspetto abbastanza inconsueto.

Gli incontri si tengono, salvo indicazione contraria, al  venerdì ore 21,15 presso il Planetario comunale "A. Masani" ospitato presso la scuola primaria del Paradiso, in via Bassagrande a Marina di Carrara.

Ogni incontro si articola in una prima parte sul tema dell'incontro, in una seconda parte di proiezione del cielo stellato nella cupola del planetario ed in una parte finale di osservazioni (ad occhio nudo e con telescopi) all'aperto.

Sulla base della convenzione vigente col comune di Carrara, il prezzo di partecipazione è fissato in: 3 € . E' invece gratuito per i minori residenti a Carrara.

Data la capienza dei locali, si suggerisce di voler annunciare la propria partecipazione, inviando un sms o utilizzando la segreteria telefonica (333/1731533) o l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. E' possibile accedere al sito internet del planetario "A. Masani", dal link quì a sinistra (vedi Menu principale) o semplicemente cliccando sul seguente indirizzo: www.planetariocarrara.it

 

Scarica il calendario e la cartina:

2016_2 calendario e piantina (423.61 kB)

Nelle serate attorno al prossimo equinozio (ed alla Luna piena di marzo, da cui la Pasqua particolarmente bassa di quest'anno), il nostro cielo ospiterà uno spettacolo inconsueto.
Si tratta del passaggio ravvicinato della cometa P/2016 BA 14 (Pann-STARRS).
Per informazioni più dettagliate sull'oggetto invitiamo a visitare la pagina https://it.wikipedia.org/wiki/P/2016_BA14_Pan-STARRS . Grazie ai link contenuti nella pagina stessa è possibile ottenere una serie di informazioni (effemeridi comprese) su questo oggetto, notevole almeno sotto 3 aspetti:
a) è stato scoperto circa 3 mesi fa, e da meno di 2 mesi si sa che non è un asteroide (come era inizialmente apparso) ma una cometa.
b) ha un'orbita con perielio e afelio (rispettivamente il punto più vicino e più lontano dal Sole) similissimi alla cometa P/252 Linear, e con periodo di rivoluzione differente di poco più di un mese; probabilmente entrambe derivano dalla frammentazione di un nucleo cometario preesistente avvicinatosi troppo a Giove od a una sua luna, verosimilmente ad inizio del XX secolo.
c) sarà al perielio (come la sua "gemella") il 15 marzo prossimo (la Linear sarà visibile dall'emisfero australe, la BA14 da noi). Il successivo 22 marzo transiterà a 0,024 UA dalla Terra (0,024 Unità Astronomiche ovvero 3,4 milioni di km) divenendo così una delle comete arrivate più vicine alla Terra negli ultimi 2000 anni (sicuramente la più vicina dai tempi della Lexell, del 1770). La cometa dovrebbe raggiungere al suo massimo la mag 13 e si muoverà "velocemente" nel cielo, andando dal Cane Maggiore all'Orsa Maggiore in una settimana .

 

 

 

 

Il Gruppo Astrofili Massesi, augura a soci

e appassionati di astronomia

un sereno 2016.

 

Si suggerisce di cliccare sulla foto qui accanto (di Xiaohua Zhao), per una visione spettacolare dell'immagine stessa, che mostra un astrofilo "immerso" nelle stelle, perduto fra il cielo reale e quello riflesso nelle acque tranquille e bassissime della più grande distesa salata del mondo (Salar de Uyuni in Bolivia), che nella stagione delle pioggie risulta ricoperta da una pellicola d'acqua.

Un'occasione per una domenica diversa dalle altre, per famiglie e ragazzi (curiosi) da 5 a 100 anni. Il planetario comunale di Marina di Carrara effettuerà domenica prossima, 3 gennaio, un'apertura pubblica straordinaria alle ore 15. Oltre alla classica lezione sotto la cupola per vedere i movimenti del Sole e delle stelle, sarà possibile, meteo permettendo, visitare il modello in scala del Sistema Solare realizzate nel giardino della scuola del Paradiso, le tre meridiane presenti nel parco stesso, e l’osservazione del Sole al telescopio.  Data la capienza dei locali, si suggerisce di voler annunciare la propria partecipazione, inviando un sms o utilizzando la segreteria telefonica (333/1731533) o l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un'occasione anche per fare un bilancio delle attività del 2015: un'annata record, che ha visto la partecipazione complessiva di 2624 visitatori, fra cui 49 classi della zona che va da Forte dei Marmi alle provincie di Reggio Emilia e La Spezia, e con 9 serate pubbliche in cui l'affluenza di pubblico ha costretto a realizzare doppi e tripli turni.

Nel 2016 si festeggerà il decennale dalla riapertura del planetario al pubblico (ottobre 2006) affidato al GAM stesso da una convenzione col comune di Carrara.

Ricordiamo che il planetario è in via Bassagrande a Marina di Carrara, in uno dei locali della scuola di Paradiso A, e l'ingresso è dal parco pubblico davanti alla scuola.

Nell'immagine: l’interno del planetario "Masani" durante una lezione.


Molti, crediamo, sapranno che in questi giorni sta per terminare il mese di Ramadan per il mondo di fede musulmana. Senza addentrarci troppo sull'argomento, diremo che il calcolo dell'inizio dei mesi musulmani (tuttora mesi lunari, per cui l'anno musulmano dura - mediamente - 11 giorni in meno del calendario gregoriano, con il conseguente progressivo slittamento dei mesi di un calendario rispetto all'altro) è stato uno dei motivi per cui nei secoli attorno all'anno Mille l'astronomia araba è stata di gran lunga la più precisa al mondo.

L'inizio di ogni mese musulmano è, infatti, segnato da un fenomeno astronomico ben preciso, l'osservazione (testimoniata e giurata) della prima sottilissima falce di Luna. In passato questo fenomeno doveva effettivamente essere osservato da qualcuno; oggigiorno, di fronte alla complessità del sistema (per cui, che ne sò, in caso di nuvolosità uno stato inizierebbe il mese sfasato rispetto al suo confinante) una buona maggioranza di musulmani hanno convenuto che il mese inizi dopo il tramonto in cui la Luna si trovi ad aver superato la fase di luna Nuova (fosse pure di alcuni minuti, e quindi nell'impossibilità che la cosa sia umanamente osservabile ad occhio nudo). L'autorità competente a stabilire ciò, è in questo caso, la Corte Suprema dell'Arabia Saudita, sentita una apposita commissione di astronomi musulmani. La stessa ha pertanto stabilito che quest'anno il Ramadan termini al tramonto di giovedì 16 luglio, dopo di che possono iniziare i tre giorni di 'Id al-Fitr (la festa della fine del digiuno), una delle feste famigliari più importanti del mondo islamico.

Se vogliamo provare l'esperienza degli antichi osservatori medioevali, una sfida potrebbe essere cercare di osservare la sottilissima falce di Luna dopo il tramonto di questo venerdì. Può essere d'aiuto la cartina qui accanto (calcolata per le ore 21h15m a Massa, tramite il software gratuito Stellarium). Utile un binocolo per aiutarci a scorgere la sottilissima falce di Luna. La Luna è stata nuova alle ore (estive) 3h24m di giovedì, ma era così bassa al tramonto del Sole che era praticamente impossibile scorgerla la sera di giovedì, dato che tramontava vicinissima al Sole e 2 minuti prima del Sole stesso, mentre il Sole era dunque ancora visibile ed illuminava pienamente il cielo. Solo di un poco meno difficile lo sarà anche questo venerdì sera, dato che la Luna è in questi giorni abbastanza bassa sull'Eclittica e quindi anche venerdì tramonta poco dopo il Sole (per la nostra zona 35 minuti), mentre il cielo è ancora molto luminoso. Quasi obbligatorio avere l'orizzonte completamente libero verso Ovest/NordOvest (osservando possibilmente da un punto in cui si veda il mare in quella direzione).

Crediamo che tutti abbiano notato, la sera appena fa buio, due astri luminosi brillare ad Ovest nel cielo di questo periodo. Si tratta in realtà dei pianeti Giove (quello attualmente più a sinistra) e Venere (il più luminoso, a destra). Il Gruppo Astrofili Massesi, invita tutti i curiosi del cielo a voler seguire nelle prossime sere il rapido avvicinarsi (apparente, e solo in prospettiva, dato che in realtà i pianeti sono distanti fra loro oltre 830 milioni di km) dei due luminosissimi corpi celesti. L’avvicinamento culminerà per la nostra zona, nella serata del 30 giugno, dopo di che Venere ”sorpasserà" Giove, spostandosi di sera in sera sempre più a sinistra.

Chi possieda un telescopio, anche piccolo, lo tolga dalla polvere e potrà così facilmente osservare l'aspetto a falce di luna mostrata da Venere (che appare così perchè illuminata in questo periodo dal Sole da poco sceso sotto l’orizzonte a destra) e le quattro lune (satelliti) di Giove. Gli ingrandimenti necessari non sono grandissimi, se si tiene conto che già Galileo, nel 1610, con un cannocchiale capace di soli 30 ingrandimenti, vide e studiò le fasi di Venere e il movimento dei satelliti di Giove, convincendosi definitivamente della bontà del sistema Copernicano, e pubblicando le sue osservazioni nel testo Sidereus Nuncius.

Alcuni forse ricorderanno un’analoga stretta congiunzione fra Giove e Venere, che si produsse la sera del 15 novembre 2006, e che preceduta da sere nuvolose che non avevano permesso di notare il progressivo avvicinamento dei due pianeti, aveva sorpreso tutta la nostra zona. In quella serata i Media locali, e la sede GAM furono tempestati di telefonate su di un “UFO che si era fermato sopra la Zona Industriale”. Speriamo che questo avviso possa prevenire analogo panico, per godere invece dello spettacolo celeste in tutta tranquillità e sapendo di che si tratta.

Nell'immagine. Una congiunzione fra Venere e Giove nel 2012, fotografata (evidentemente) da New York. Nelle sere attorno al 30 giugno, i due pianeti apparinanno ben 6 volte più vicini.

Questo venerdì 19 giugno, alle ore 21,15, l’incontro pubblico presso il planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande a Marina di Carrara, ha un titolo assai curioso: “Il Grande Dibattito”.

Poco meno di 100 anni fa, per l’esattezza il 26 aprile 1920, due fra i maggiori astronomi statunitensi si confrontarono pubblicamente, presso il museo di scienze naturali di Washington, per discutere quella che oggi è un dato acquisito, ma che allora era tutt’altro che definito. Quanto è grande l’Universo? Esiste una sola Galassia (la nostra via Lattea) e tutti quegli agglomerati di stelle che si venivano via via scoprendo appartengono alla nostra galassia (era la tesi di Harlow Shapley), oppure molti di essi, specialmente quegli con un aspetto spiraleggiante, sono altrettante galassie, molte volte più grandi della nostra, e enormemente lontane dalla nostra Via Lattea (tesi sostenuta da Herbert Curtis)?

Oggi sappiamo che Curtis aveva ragione, e che l’Universo ha un diametro di almeno 300.000 volte più grande di quello della nostra Galassia. La presentazione delle tesi sostenute dai due astronomi sarà occasione per comprendere cosa sono le Galassie, come si formano, evolvono e possono distruggersi.

L'appuntamento al planetario si articola, come consueto, in tre parti. Dopo lo svolgimento del "tema" della serata, si avrà poi una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, qualora le condizioni meteo lo permettano, uno spazio finale dedicato all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra di essi Luna, Venere, Giove e Saturno). Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms o segreteria telefonica (333/1731533), o tramite l’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


 

Il giorno dopo, sabato 20, dalle 21,15 alle 23,30 il GAM sarà presente, con alcuni telescopi, sul Pontile di Marina di Massa, nell’ambito della manifestazione nazionale “Occhi su Saturno” promossa dall’Unione Astrofili italiani, dall’Agenzia Spaziale Italiana, dall’Agenzia Spaziale Europea ed altre realtà scientifiche internazionali, per offrire una serata di osservazioni pubbliche.

Nell’ambito di tale serata, incentrata particolarmente sull’osservazione di Saturno posto in condizioni favorevoli per una migliore osservazione, i telescopi ed i soci GAM faranno osservare appunto Saturno, ma anche la Luna, Venere, Giove e le sue lune, gli ammassi stellari e gli oggetti più interessanti del cielo in questa notte a cavallo del Solstizio d’estate, compreso un passaggio ad inizio serata della Stazione Spaziale Internazionale e 3 brillamenti di altrettanti satelliti Iridium. La serata è resa possibile da una collaborazione logistica del comune di Massa e della Pro Loco di Marina di Massa.


Nelle immagini: in alto, i protagonisti del Grande Dibattito (da sinistra Shapley e Curtis). In basso, un fotomontaggio (a cura di Matteo Dunchi - GAM) con un immenso Saturno incombente sul Pontile di Marina di Massa. A destra dello stesso compaiono, dall'alto, Giove, Venere e la Luna.

Sabato sera, 7 febbraio, da tutta la provincia, poco dopo le 19h38m (il tempo varia di alcuni secondi a seconda da quale zona viene osservato) sarà possibile veder accendersi, per pochi secondi, una luminosissima stella in movimento, poco a sinistra della costellazione di Orione. Per chi non conosca ancora tale celbere costellazione può essere una occasione per individuarla, guardando a sudest, grossomodo a metà cielo (inteso come metà distanza fra l'orizzonte e la verticale sopra la nostra testa, o per dirla in termini astronomici, lo Zenit).

Si tratta in realtà di un brillamento di un satellite Iridium (il n° 76 della serie).
Gli Iridium sono una "costellazione" che conta attualmente 66 satelliti per telecomunicazioni, lanciati a partire dal 1988 dalla Motorola e che orbitano indipendentemente tutto intorno alla Terra.
Non particolarmente utilizzati presentano però alcune caratteristiche particolari:
a) sono la sola rete di satelliti per telecomunicazioni a coprire l'intero pianeta (compresi i due poli terrestri non coperti dagli altri sistemi).
b) per questa caratteristica sono da qualche anno integrati nel sistema di sorveglianza ed allarme per gli tsunami.
c) uno dei satelliti Iridium (per l'esattezza il n° 33) era uno dei due satelliti che si sono scontrati nello spazio (l'altro era il Kosmos 2251), 6 anni fa (per la precisione il 10 febbraio 2009), nell'unico scontro accertato fra due veicoli spaziali terrestri. Lo scontro avvenne alla velocità di oltre 42.000 km orari, ad una altezza di quasi 900 km sopra la Siberia. I due satelliti avevano orbite che si incrociavano con un angolo pressoché di 90°. (Per le assicurazioni diciamo che l' Iridium33 proveniva da destra, ed avrebbe avuto la precedenza se non fosse che nello spazio non è possibile fermarsi
agli stop, e che non esiste attualmente un vero "codice" delle orbite satellitari...).

Settimana particolarmente interessante per l'astronomia a livello locale. Meteo permettendo giovedì sera, 22 gennaio, poco dopo il tramonto, guardando verso il mare, sarà possibile scorgere ben 4 "pianeti" che danno il nome ad altrettanti giorni della settimana: Luna, Marte, Mercurio e Venere, racchiusi in una piccola porzione del cielo. L'orario migliore sono le ore 18. Partendo da Venere, l'oggetto più facile e splendente fra tutti, sarà possibile scorgere alla suaredestra in basso (vedi figura) Mercurio (per il quale potrebbe essere utile un binocolo data la sua non eccessiva luminosità che lo mimetizza un poco nel chiarore del crepuscolo) e poco più in alto di Venere una sottilissima falce di Luna, con a sinistra il pianeta Marte, riconoscibile per il suo colore rosso-arancio,

Il giorno dopo, venerdì 23, alle ore 21,15, il consueto incontro pubblico presso il planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande a Marina di Carrara, dedicato stavolta a "Ultime novità dal cielo: scoperte ed osservazioni astronomiche del 2014". Si tratta della consueta lezione/bilancio che ogni anno si tiene presso il Planetario per fare il punto degli eventi e delle scoperte astronomiche più importanti dell'anno appena concluso. Verrano pertanto ricordati ed analizzati scoperte ed eventi legati, curiosamente, in molti casi all'acqua. Quest'anno sono state fatte scoperte su di un oceano liquido sotto la crosta di Encelado (satellite di Saturno), della tettonica a placche sul satellite gioviano Europa, ove le singole plache tettoniche (in gran parte composte di ghiaccio) galleggiano e si muovono su un altrettanto immenso oceano, per non dire dei primi risultati ottenuti dalle sonde europee Rosetta e Philae per la composizione dell'acqua della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko o della scoperta di vapore acqueo su due pianeti extrasolari.

Confidando che il maltempo non faccia saltare l'appuntamento, questo venerdì 14 novembre, alle ore 21,15, l’incontro settimanale pubblico presso il planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande a Marina di Carrara, partirà dal tema:"Il Sole e le ombre: le meridiane".

In pratica da sempre la nostra misura del trascorrere del tempo è scandita da fatti astronomici: l'alternarsi del giorno e della notte, il ciclo delle fasi lunari, l'alternarsi delle stagioni. Uno degli strumenti più antichi ideati allo scopo sono proprio le meridiane, che, nate dapprima solo per indicare il mezzogiorno e la stagione, si sono evolute per dare anche le suddivisioni della giornata e tante altre informazioni.
Nell'incontro verranno presentati i principi su cui si basano le meridiane, come si leggono e presentati due interessanti chiese (S. Miniato a Firenze e San Leonardo a Massa) in cui l'intera costruzione sembra svolgere una funzione di calendario e di misura della Pasqua.
Dopo lo svolgimento del "tema" della serata, si avrà una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, eventualmente, uno spazio finale dedicato all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo.
Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms o segreteria telefonica (333/1731533), o tramite l’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nell’immagine: la chiesa romanica di San Leonardo, posta lungo la via Francigena a Massa. La chiesa, del XII secolo,  presenta interessanti allineamenti astronomici.

Questa volta piuttosto che una singola foto vi invitiamo a vedere (possibilmente a tutto schermo ed in alta definizione) un video che mostra una sequenza di foto astronomiche del nostro socio Daniele Del Vecchio. Un fantastico viaggio fra i paesaggi ed i colori del cielo stellato. Si raccomanda di attivare anche l'audio; la musica di sottofondo scelta da Daniele è infatti molto suggestiva e coinvolgente. Si tratta di una versione orchestrale del brano "La fille aux cheveux de lin" (la ragazza dai capelli color lino).

E' uno dei più celebri Preludes scritto dal compositore francese Claude Debussy nel 1910. A sua volta nasce da una versione precedente, per voce e pianoforte, sempre di Debussy, ed il cui testo era appunto la poesia "La fille aux cheveux de lin" del poeta francese Charles Leconte de Lisle. Per accedere al video fare un clik sull'immagine o cliccare qui.

L'astronomia è bella perchè è varia. Lo sappiamo bene anche nel GAM, ove ognuno sceglie un pò secondo i propri gusti, la propria disponibilità di tempo, il posto (inteso come qualità del cielo disponibile) in cui abita ecc. Per cui, negli anni e tuttora, c'è chi si è dedicato all'osservazione visuale (ovvero solo con gli occhi, con o senza l'uso di telescopio), chi alla fotografia, chi alla ricerca (vedi un esempio nell'articolo subito sotto), chi all'astroturismo, chi frequenta solo per il piacere di parlare di stelle e smarrirsi di fronte all'immensità dell'Universo, chi per il clima piacevole (e le buone, periodiche, cene sociali) dominante in un gruppo in cui pure convivono idee e caratteri diversissimi (ed età, opinioni politiche e religiose, massesi e carraresi....), chi perchè ama fare divulgazione e tanti altri motivi ogni volta diversi.

Un settore non secondario di interesse praticato da alcuni soci GAM è la fotografia astronomica. Questo mese presentiamo due foto di "attualità": Giove (che splende luminoso, in questo periodo, all'interno della costellazione dei Gemelli) e la Supernova scoperta, di fatto casualmente, durante una esercitazione didattica presso l' osservatorio astronomico dell'University College di Londra lo scorso 21 gennaio (ma la cui esplosione dovrebbe risalire ad una settimana prima). Si tratta, in questo caso, della Supernova più vicina osservata dalla Terra dopo quella "esplosa" nella Grande Nube di Magellano nel 1987, che divenne (a causa del fatto che si tratta di una galassia satellite e, astronomicamente, molto vicina alla Vial Lattea) addirittura ben visibile ad occhio nudo. La supernova di questi giorni è una stella esplosa nella Galassia M82 (una nota galassia dell'Orsa Maggiore) ed è attualmente di magnitudine intorno alla 11-12, ovvero visibile con un medio-piccolo telescopio amatoriale.

Le due foto sono del 7 gennaio (Giove) e del 25 gennaio (M82 con supernova) e sono opera, nell'ordine, di: Paolo Lazzarotti (un nostro socio attualmente trasferitosi nel pisano) e Giancarlo Bonatti (di Carrara). Per ora mostriamo le foto: appena possibile un commento esplicativo più dettagliato (le immagini sono ingrandibili con un click; la supernova è la stella indicata dal trattino nella foto di Giancarlo).

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